Dopo i saluti del Presidente della Camera penale trevigiana Avv. Federico Vianelli, la lezione del 19 novembre scorso ha visto la partecipazione del Dott. Michele Dalla Costa, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Treviso, il quale ha omaggiato il Corso del suo saluto, purtroppo breve a causa di impegni istituzionali.
L'auspicio formulato dal Procuratore è stato quello di una formazione comune di magistrati e avvocati, e di una più vigorosa affermazione della cultura della prova invece della cultura del sospetto.
Ha poi fornito dati oggettivi circa i "numeri" del fenomeno migratorio nei registri della Procura trevigiana. Ha così dipinto una situazione piuttosto rassicurante in materia di reati collegati al fenomeno migratorio.
Ha poi sottolineato che tali statistiche debbono essere lette alla luce del fatto che i più gravi reati collegati al fenomeno migratorio sono spesso connessi a fattispecie di criminalità organizzata, che vengono trattate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia. Sono pertanto dati strutturalmente parziali ma, ciò nonostante, del tutto rassicuranti.
La lezione è poi entrata nel vivo con la presentazione del pomeriggio, come sempre a cura dell'Avvocato Simone Guglielmin, responsabile della Scuola, il quale ha dapprima suggerito la lettura del libro "la persuasione forense - strategie e tattiche", di G. Gullotta e L. Puddu.
Ha poi annunciato l'imminente organizzazione di un convegno sul giuramento e sull'etica in ambito professionale.
L'Avvocato Martina Pinciroli, penalista trevigiana che gode di sincero affetto e indiscutibile stima professionale da parte di tutto il Foro, socia della Camera Avvocati Immigrazionisti del Triveneto e referente territoriale per l'Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione, ha infine affrontato l'argomento dei reati connessi con il fenomeno migratorio. Ha regalato ai presenti una magistrale trattazione, limitata solo dal poco tempo a disposizione, certamente esiguo per poter ripercorrere l'enorme stratificazione che la normativa ha riportato dalla sua introduzione nel nostro ordinamento.
Ha saputo comunque essere esaustiva, veicolando la grande passione, competenza e professionalità con cui, come è noto, opera quotidianamente "in prima linea".
Con la lezione del 19 novembre si è concluso il primo modulo, di diritto sostanziale, del Corso di formazione tecnica e deontologica dell'Avvocato penalista.
Si proseguirà il prossimo anno, in cui sarà affrontata la procedura penale.
Per questo 2019, quindi, la Camera penale trevigiana si complimenta con tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione delle lezioni, ringraziandoli per lo sforzo e per il grande successo del corso di questo biennio.
Seguiranno comunicazioni riguardo al prosieguo del corso.
L'auspicio formulato dal Procuratore è stato quello di una formazione comune di magistrati e avvocati, e di una più vigorosa affermazione della cultura della prova invece della cultura del sospetto.
Ha poi fornito dati oggettivi circa i "numeri" del fenomeno migratorio nei registri della Procura trevigiana. Ha così dipinto una situazione piuttosto rassicurante in materia di reati collegati al fenomeno migratorio.
Ha poi sottolineato che tali statistiche debbono essere lette alla luce del fatto che i più gravi reati collegati al fenomeno migratorio sono spesso connessi a fattispecie di criminalità organizzata, che vengono trattate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia. Sono pertanto dati strutturalmente parziali ma, ciò nonostante, del tutto rassicuranti.
La lezione è poi entrata nel vivo con la presentazione del pomeriggio, come sempre a cura dell'Avvocato Simone Guglielmin, responsabile della Scuola, il quale ha dapprima suggerito la lettura del libro "la persuasione forense - strategie e tattiche", di G. Gullotta e L. Puddu.
Ha poi annunciato l'imminente organizzazione di un convegno sul giuramento e sull'etica in ambito professionale.
L'Avvocato Martina Pinciroli, penalista trevigiana che gode di sincero affetto e indiscutibile stima professionale da parte di tutto il Foro, socia della Camera Avvocati Immigrazionisti del Triveneto e referente territoriale per l'Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione, ha infine affrontato l'argomento dei reati connessi con il fenomeno migratorio. Ha regalato ai presenti una magistrale trattazione, limitata solo dal poco tempo a disposizione, certamente esiguo per poter ripercorrere l'enorme stratificazione che la normativa ha riportato dalla sua introduzione nel nostro ordinamento.
Ha saputo comunque essere esaustiva, veicolando la grande passione, competenza e professionalità con cui, come è noto, opera quotidianamente "in prima linea".
Con la lezione del 19 novembre si è concluso il primo modulo, di diritto sostanziale, del Corso di formazione tecnica e deontologica dell'Avvocato penalista.
Si proseguirà il prossimo anno, in cui sarà affrontata la procedura penale.
Per questo 2019, quindi, la Camera penale trevigiana si complimenta con tutti coloro che hanno contribuito all'organizzazione delle lezioni, ringraziandoli per lo sforzo e per il grande successo del corso di questo biennio.
Seguiranno comunicazioni riguardo al prosieguo del corso.