Amarezza e sgomento sono stati i sentimenti condivisi dai membri del direttivo, dopo aver esaminato le reiterate pubblicazioni su un caso che doveva restare riservato.
Dalla lettura del Comunicato diramato nel pomeriggio di oggi, si legge che la Camera Penale Trevigiana non intende prendere posizione sul contenuto delle indagini, che nemmeno conosce avendone contezza solo dalla Stampa, ma stigmatizza "la scelta del Procuratore della Repubblica, per come riportata dagli organi di stampa, di dare diffusione mediatica sia dell’esistenza del procedimento sia, cosa ancor più grave, del contenuto del fascicolo".
I Penalisti Trevigiani hanno vissuto e definito tale "fuga di notizie" come un "indebito attacco all’Avvocatura nel suo complesso", e hanno espresso "fermo disappunto per le modalità con cui la vicenda è stata trattata", evidenziando "come il corretto esercizio della giurisdizione imponga il rispetto delle regole da parte di tutti i suoi protagonisti".
Dopo la dura presa di posizione del Consiglio dell'Ordine, pertanto, è quindi giunta anche quella dalla Camera Penale.