Mancano solo due mesi all'entrata in vigore della norma che di fatto abroga la prescrizione del reato dopo la sentenza resa dal giudice del primo grado, e il Ministro della Giustizia ha pubblicamente dichiarato che non vi sono in programma interventi sulla norma, mentre il PD, nuovo partner di governo, ha formulato riserve assai vaghe sul punto.
La preoccupazione degli "addetti ai lavori" è grande, e rinnova il timore che il cittadino resti "in balia della giustizia penale per un tempo indefinito, cioè fino a quando lo Stato non sarà in grado di celebrare definitivamente il processo che lo riguarda", come si legge nel sito dell'UCPI.
Ad oggi, inoltre, è inverosimile che, nei due mesi che ci separano dal previsto esordio della norma nel nostro ordinamento, possa essere varata una riforma che contenga la durata dei processi.
L'astensione è stata proclamata per denunciare la grave situazione in cui la giustizia penale rischia di trovarsi, e l'immobilismo delle Istituzioni sul punto.
Condividendone i motivi, anche la Camera Penale Trevigiana ha aderito all'iniziativa, raccomandando l'adesione di tutti gli iscritti nel rispetto scrupoloso del codice di autoregolamentazione..
Qui la delibera UCPI.