
Come scrive il prof. Ulderico Bernardi nella presentazione del Catalogo della mostra:
“Richiamato dalla potenza del personaggio, Lino Carraretto, ha composto nelle sue tavole un percorso evocativo hemingwayano, che non si contenta di invitare a rileggere le opere del grande scrittore statunitense. Imprime nel godimento di ogni persona che lo accosta pagine incisive, con immagini memoriali, in cui il pittore gioca con intelletto d’amore fra trasparenze e riflessi, con tocco delicato, proponendole quasi pudicamente, con grazia veneziana e passione di natura. Scorrono i rii, sfilano le sembianze patrizie e gli edifici illustri, barche da lavoro restano dimenticate sulle restère, e bricole infisse in laguna attendono al palo, mentre casoni palustri, valli da pesca, case contadine di bonifica, cavane e antichi canali come la Fossetta, una via d’acqua che per secoli ha assicurato i trasporti tra la Dominante e la Terraferma perpetuano altrettanti momenti di saggia contemplazione.
In questi suoi dipinti Lino Carraretto tocca valori tematici essenziali che penetrano nell’intimo della cultura, a incontrare il senso dell’appartenenza, trasfigurando l’urto dei tempi e delle memorie in desiderio di persistenza. Traducendo le immagini in apparizioni, donando continuità di vita agli umori e sapori della quotidianità”.